Ecco mormorar l'onde - Lem56

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Ecco mormorar l'onde

classica > Rinascimento

Ecco momorar l'onde

Monteverdi coglie ed esprime con la musica ogni singola sfumatura del testo.


Ecco mormorar l'onde
e tremolar le fronde


Le voci acute tacciono; il registro grave delle voci più basse esprime l'oscurità che precede l'aurora. Il ritmo è tranquillo e il movimento melodico piccolissimo. Il tremolio delle fronde è evidenziato invece da un rapido movimento melodico.          




E l'aura mattutina
e gli arboscelli


L'ingresso delle due voci più acute illumina l'atmosfera sonora, richiamando alla mostra mente l'apparizione dei primi chiarori sul profilo dei monti mentre l'apparizione dei primi chiarori sul profilo dei monti; nel frattempo il soprano canta un rapido melisma sulla parola aura (aria), che evidenzia la rapidità del vento sugli arboscelli i primi quattro versi vengono poi ripetuti: le voci cantano per la prima volta tutte e cinque insieme e al suono pieno del coro corrisponde una maggiore luminosità del paesaggio.  



E sovra i verdi rami
i vaghi augelli
cantar soavement
e


Una voce grave canta note lunghe ripetute per imitare la linea orizzontale dei rami che sostengono gli uccelli, mentre due voci più acute, con figurazioni rapide che si rincorrono e s'intrecciano, simulano il cinguettio degli uccelli.



e rider l'oriente

Rapide scalette sottolineano la parola rider.  



Ecco già l'alba appare
e si specchia nel mare


Improvvisamente il ritmo si anima: i primi raggi del sole appaiono. Le due voci più acute (cielo) cantano E si specchia nel mare, le due più basse (mare) rispondono con una melodia analoga (l'acuto = cielo si specchia nel grave = mare).





E rasserena il cielo
e imperla il dolce gelo


Rapide scalette di note salgono verso l'acuto, verso l'alto, dove si trova il cielo.




e gli alti monti indora.
o bell'e vaga aurora
l'aura è tua messaggera
e tu del'aura


Madrigalismo facile e immediato: la linea melodica traccia linee spezzate che ricordano i profili delle montagne.





che ogni cor ristaura

È forse il momento più intenso del madrigale: la bellezza della natura può sciogliere ogni tensione nell'animo umano. Per la seconda volta dall'inizio del madrigale le cinque voci cantano insieme, per esprimere la pienezza della luce mattutina. Vi sono tuttavia alcuni attriti tra le voci (detti in musica"dissonanze") che creano momentanee tensioni sonore per significare l'arsura, cioè la sofferenza del cuore; la totale liberazione dalle tensioni si avverte sull'accordo maggiore conclusivo, luminoso e ...solare.



Tratto da Musica dal vivo di Giovanni Duci, Ed. Loescher.



Ascolta la versione completa
nell'interpretazione del gruppo Venexiana (coro polifonico misto esperto in musica madrigale) diretto da Claudio Cavina (www.lavenexiana.net)

È possibile vedere e ascoltare il madrigale seguendone lo spartito al link di

oppure direttamente al link



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